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La crisi della realtà - Nascita dell'astrattismo

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L'astrattismo è un movimento artistico che nacque agli inizi del 1900 in Germania, principalmente dalla scelta degli artisti di negare la rappresentazione della realtà per esaltare i propri sentimenti attraverso forme, linee e colori.  Tutto ebbe inizio con il testo di Wilhelm Worringer "Astrazione ed empatia", del 1907, dove l'arte viene interpretata in base all'intenzionalità dell'artista. La forma viene intesa come risultato dell'incontro tra uomo e mondo, in un alternarsi di empatia (ovvero avvicinamento alla realtà) ed astrazione (cioè rifiuto della realtà). I maggiori artisti di questo periodo furono Vasilij Kandinskij, Piet Mondrian e Paul Klee. In Italia invece, i primi esperimenti di realizzazione di opere d'arte staccate dalla rappresentazione del vero risalgono agli inizi del Novecento con alcune pitture  visionarie  di Romolo Romani a cui fecero seguito tele di artisti futuristi, quali Ivo Pannaggi e soprattutto Giacomo Balla, il quale stud

Commento "La Via dei Simboli"

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 "Alcune opere dell'architettura recente impongono una riflessione." Citazione di Antonino Saggio nell'articolo "La via dei simbolo".  Link all'articolo Inizio questo commento citando una frase del professor Antonino Saggio perchè appena letta mi ha suscitato molta curiosità. La prima domanda che mi sono posto è stata “Pensiamo mai a che cosa ci vuole trasmettere un’opera?” oppure “L’architetto che ha progettato questo edificio, cosa voleva comunicarci?”. L’esempio presente nell’articolo cita l’architetto Jørn Utzon, il quale all’età di 38 anni, vince un concorso internazionale per la costruzione dell’opera house a Sidney, un monumento simbolo per tutta l’Australia, dove gli abitanti, i visitatori, la città stessa si riconoscono.  Utzon è un architetto nordico, di nazionalità danese, dove il monumento è “linfa vitale”, un connubio perfetto tra uomo e natura. Lavora da giovane con Alvar Aalto, imparando a fare edifici che si mimetizzano e si ispirano al p

Il ruolo strutturale dell'informazione: la Terza Ondata

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" L'informazione è il vero valore aggiunto di qualunque merce. È ciò che la rende competitiva. E informazione vuole dire anche narrazione, immagine, design. Si pensi ad un orologio, ad un'auto o anche ormai ad un'architettura. Si compra prima la narrazione, l'utopia di vita, poi la forma e si dà assolutamente per scontato che il prodotto funzioni. Il contenitore stravince sul contenuto." Citazione di Antonino Saggio nell'articolo " Nuova soggettività.  L'architettura tra comunicazione e informazione"   Link articolo: http://architettura.it/coffeebreak/20040718/index.htm Inizio questo post con la citazione del Prof. Antonino Saggio che mi ha fatto scoprire un nuovo modo di vedere il mondo.  Viviamo nella società dell'informazione dove l'informazione stessa è fondamentale per creare nuovi oggetti personalizzabili per ogni individuo; ogni processo va verso la soggettivizzazione. Prima invece ogni cosa era oggettiva, era frutto da un proc

Crisi Modernità e Information Technology

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 L'aggettivo "moderno" nasce a metà dell'800 in Francia. Il termine "modernità"  fu utilizzato per la prima volta dal poeta francese Charles Baudelaire per descrivere l'esperienza fatta all'interno della città e la responsabilità che l'arte deve avere per tramandare questo fatto nelle forme più diverse possibili.  Nel corso degli anni ha scaturito diverse correnti di pensiero. Alcuni sostengono che inizia con la scoperta dell'America nel 1942 oppure con la Rivoluzione francese nel 1749, ma la cosa certa su cui sono tutti d'accordo è l'uso della parola in maniera cronologica.  Per Bruno Zevi il termine "modernità" non è nè cronologico nè aggettivazione, ma la modernità trasforma la crisi in valore, creando un'estetica di rinnovamento. La modernità è una tensione alla quale va trovata una crisi per trovare una soluzione di rinnovamento.      Gaia, la casa in argilla stampata in 3d da WASP a Massa Lombarda Una crisi attualm